Inaugurazione nuove sedi in Brasile
Inaugurate in Brasile due nuove sedi dell’Ente Vicentini nel Mondo. Grazie al protocollo di intesa tra la Provincia di Vicenza e Amesne, associazione che coordina 42 comuni del sud del Brasile, nel marzo del 2003 sono state inaugurate due nuove sedi dell’Ente Vicentini nel Mondo. I due paesi che le ospitano, Passo Fundo e Erechim, appartengono entrambi allo stato del Rio Grande do Sul, ed entrambi vantano una massiccia presenza di discendenti di italiani e di veneti vicentini in particolare.Discendenti che si commuovono sulle note di “Merica Merica”, che in ricordo dei prodotti tipici della terra d’origine hanno scritto un inno alla polenta, che non capiscono l’italiano, ma parlano bene il “talian”, ossia il dialetto veneto dei nostri nonni, un intercalare che i vicentini delle ultime generazioni faticano a comprendere.Passo Fundo è ora ancora più vicina a Vicenza, perchè la sede dell’ Ente Vicentini del Mondo sarà presto anche sede di un nuovo club biancorosso tifosi del Vicenza. Sigillato il gemellaggio sportivo, Osvaldo Gomes, rettore dell’ Università di Passo Fundo che conta 18.000 studenti e ben 45 corsi di laurea, ha auspicato che i rapporti tra i due paesi si facciano più stretti anche in campo culturale e formativo.Già Vicenza ospita, grazie al progetto Ritorno al lavoro voluto dall’Amministrazione Provinciale, più di 40 giovani italo brasiliani che stanno studiando il modello imprenditoriale veneto della piccola e media impresa per importarlo in Brasile. In Brasile ci sono molti infermieri ben preparati ma disoccupati, figura professionale che invece in Italia è molto ricercata. Le stesse necessità sono state sottolineate anche dal rettore dell’ Uri, Università Regionale Integrata dell’ Alto Uruguay e delle Missioni Mara Regina Rosler.
L’ Uri, che ospita circa 13.800 studenti, è anche sede dell’ente vicentini nel mondo di Erechim presieduto da Cleo Joaquim Ortigara.In questa università si studia l’ italiano, la lingua italiana ma anche la cultura italiana e le tradizioni italiane.